"Vanno sanzionati i comuni che, a distanza di oltre 10 anni dall'entrata in vigore della legge, non hanno messo mano al catasto incendi".
Lo afferma Giampiero Catone, componente della Commissione Bilancio della Camera.
"La legge 353 del 2000 che prevedeva la realizzazione da parte dei comuni di un catasto per il censimento delle aree colpite dagli incendi dolosi con conseguente divieto di edificazione per 15 anni sulle stesse - continua Catone -, è rimasta praticamente lettera morta proprio nelle regioni dove la speculazione edilizia è più forte e dove continua l'ignobile pratica di appiccare il fuoco alle aree verdi di maggior pregio" Catone denuncia l'esistenza di falle anche nel sistema della prevenzione: "I fondi europei destinati alle regioni prevedevano la copertura finanziaria degli interventi per la realizzazione di impianti di videosorveglianza nelle aree parco e nelle aree protette ma anche su questo fronte è emersa la più totale incapacità degli enti locali a sfruttare le risorse economiche offerte dall'Unione Europea". "Solleciterò - conclude il parlamentare - il Ministro Clini affinché prima della scadenza della legislatura predisponga una ricognizione immediata sull'appli cazione della legge per il catasto incendi per poi coordinare un piano che consenta di sfruttare le tranche rimanenti di fondi Ue da destinare alla realizzazione di impianti tecnologici anti-incendio per tutelare i nostri territori dagli speculatori".
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