Nel giorno in cui Chieti ha festeggiato il settantesimo anniversario della sua Liberazione, fu il primo capoluogo di provincia d'Italia ad essere liberato unicamente da unita' dell' Esercito, il Consiglio comunale, in seduta straordinaria e solenne, ha conferito la cittadinanza onoraria al 183 Reggimento Paracadutisti "Nembo" che per primo entro' in citta' nel giugno 1944. Un riconoscimento ritirato dal comandante del Reggimento, il colonnello Franco Merlino, al Teatro Marrucino. La delibera di conferimento della cittadinanza onoraria e' stata votata all'unanimita' dal Consiglio anche se il capogruppo del Pd, Alessio Di Iorio, ha sottolineato come sia stata scritta dalla maggioranza senza interpellare minoranza e, soprattutto, "le forze e le associazioni partigiane e culturali che - ha detto Di Iorio - hanno informazioni ben piu' ampie rispetto a quelle scritte nella delibera". "E' vero - ha aggiunto - che il 183esimo Nembo ha avuto un ruolo fondamentale per la liberazione della citta' ma la citta' di Chieti e' stata liberata soprattutto grazie ai valori della resistenza e soprattutto alla forza dei partigiani che avevano questo specifico territorio". "Non serve fare polemiche su chi per primo entro' a Chieti - ha detto dal canto suo il sindaco Umberto Di Primio: bisogna consegnare ai nostri ragazzi il ricordo e la scrittura di una storia condivisa da tutti e non solo patrimonio di una parte. Oggi sono felicissimo di coronare e proseguire il sogno, che gia' fu del sindaco Domenico Spezioli nell'immediato dopoguerra, di consegnare la cittadinanza onoraria a chi ha evitato che la nostra citta' fosse distrutta dall'atrocita' della guerra''. Nel corso del Consiglio Comunale oltre a Di Iorio e Di Primio, sono intervenuti il consigliere comunale Enrico Bucci, il maggiore Vandalo Mei, il generale Leonardo Prizzi, gia' comandante del Comando Militare Esercito ''Abruzzo'' e il colonnello Merlino il quale nel ringraziare la citta' ha sottolineato che i paracadutisti della Nembo entrarono a Chieti disobbedendo ad un ordine, evitando che la citta' potesse subire la stessa sorte di Casino e rendendola una citta' aperta e libera''. Prima della cerimonia, al teatro Marrucino si erano svolte le iniziative promosse dal Comitato Provinciale per la valorizzazione della cultura della Repubblica nel contesto dell'unita' europea, costituito con decreto del Prefetto per celebrare la ricorrenza, con la premiazione degli alunni e delle scolaresche che hanno preso parte al concorso fotografico ''I ricordi di una guerra, 1940- 1945'' e che hanno dato vita alla mostra ''Ai miei nonni''.
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