Il Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Francesco Zavattaro, risponde alle polemiche sul Cup. «Periodicamente torna in azione la macchina del fango - aggiunge il manager - che mira a colpire il Centro unico di prenotazione, additato come luogo di inefficienza e teatro di strane manovre, a fronte di un dato di realtà di segno diverso, fatto di innovazione, attenzione ai bisogni degli utenti e miglioramento organizzativo. La nostra Azienda è stata la prima in Abruzzo ad attivare le prenotazioni per classi di priorità, il sistema che consente di filtrare l'accesso alle prestazioni secondo la gravità dei sintomi e delle ipotesi diagnostiche indicate dai medici di medicina generale. In due anni - sottolinea Zavattaro -, da marzo 2011 a marzo 2013, con questa modalità sono state effettuate 8.472 prenotazioni: ciò vuol dire che altrettanti utenti hanno avuto un accesso diversificato al nostri servizi, non grazie a corsie privilegiate, ma in virtù di un'indicazione diagnostica ben precisa».
Sul fronte delle mammografie, da marzo 2011 a dicembre 2012 «abbiamo prenotato 4.293 donne, al 43% delle quali - spiega il direttore generale - è stata anche anticipata la prestazione rispetto alla data indicata al momento della prenotazione. E ancora, grazie al servizio di recall sono stati recuperati 4.199 posti resi disponibili dagli appuntamenti annullati. Infine sul sito Internet www.asl2abruzzo.it è stata attivata la sezione del Cup on line per consentire la consultazione dei tempi di attesa aggiornati in tempo reale. Ho portato solo alcuni esempi per testimoniare la qualità e la consistenza di un lavoro portato avanti con impegno e professionalità, che ha prodotto risultati evidenti e misurabili. Abbiamo piena coscienza di quanto resta ancora da fare sul fronte dei tempi di attesa - conclude Zavattaro - e ci impegneremo per questo, come abbiamo fatto finora, con umiltà e determinazione. Tutto è migliorabile, ma l'utilizzo strumentale di aspetti organizzativi interni non è accettabile, come non lo è l'esercizio periodico della diffamazione di chi del Cup ha la responsabilità organizzativa e operativa».
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