Il busto dell'esploratore teatino Giovanni Chiarini, rimosso alcuni anni orsono durante gli interventi che hanno interessato piazzale Mazzini, e' tornato alla Villa comunale di Chieti. Il manufatto di pregio, riposizionato all'interno dell'aiuola ovale che si trova ai piedi del muraglione del Seminario regionale, e' posto su un basamento in calcestruzzo armato, rivestito con lastre di travertino stuccate e levigate che, oltre a sostenere il busto, da' dignita' architettonica all'opera stessa. Sulla sommita' sono stati posti due conci in travertino che riportano le scritte 'Giovanni Chiarini', attraverso un'incisione sulla pietra stessa, e il nome dell'autore del busto, ovvero l'artista Trieste Del Grosso, con un fregio che ne rappresenta la sigla. Sulla parte bassa del monumento vi e' una immagine in metallo zincato e verniciato del continente africano, in cui risaltano il fiume Nilo e i Laghi Equatoriali, meta dell'ultima spedizione dell'esploratore e luogo della sua morte avvenuta nell'ottobre del 1879. Sul manufatto sono incise anche le ultime parole che la tradizione vuole siano state pronunciate da Chiarini prima di morire. I lavori, costati circa 16 mila euro, sono stati ideati e diretti dal Servizio Verde Pubblico del Comune
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