"Il messaggio della sicurezza e' rivolto a tutti i cittadini. E in questa citta' va di pari passo con le esigenze di ricostruzione sociale". Cosi' il questore dell'Aquila, Vittorio Rizzi, sulla due giorni di eventi del 'Villaggio sicurezza' che si conclude oggi alla villa Comunale, dopo essere partito ieri in concomitanza con il corteo della bolla, momento clou della Perdonanza celestiniana. L'iniziativa, di carattere nazionale, e' stata voluta dalla Polizia di Stato dell'Aquila per sensibilizzare con diversi momenti e strumenti cittadini e turisti presenti in citta', sulle tematiche quotidianamente deve affrontare la polizia. Tutto cio' perche' dopo il terremoto del 6 aprile 2009, soprattutto in seguito all'aumento di furti, la percezione dalla sicurezza e' fortemente diminuita. "Abbiamo scelto di proporre questo evento - spiega Rizzi - proprio in occasione del passaggio del Corteo e durante i vespri del 28 e del 29 agosto. Questa e' una ricorrenza importante non solo per la citta', ma per tutta la cristianita'. Il nostro e' un messaggio di legalita', vogliamo dare un contributo alla ricostruzione sociale dell'Aquila, attraverso un grande sforzo per la Polizia di Stato aquilana, con cui dare un messaggio di presenza sul territorio, di comunicazione, di dialogo col cittadino". Per Rizzi, il Villaggio Sicurezza "e' un'occasione per far capire al cittadino come funziona la polizia, l' importanza dei vari strumenti messi in campo, come l'etilometro, ma non solo. Facciamo questo per renderli partecipi del nostro lavoro. E parliamo sempre un linguaggio rivolto ai piu' giovani, come se la sicurezza fosse un seme di bambu', che nasce solo dopo cinque anni. Il linguaggio della sicurezza, ne siamo convinti, va appreso fin da quando si e' piccoli affinche' certe cose restino impresse nell'anima e nella mente".
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