Per due anni, in numerose occasioni, avrebbero timbrato il cartellino in un ufficio diverso dalla propria sede di lavoro, 'sottraendo' cosi' tutta una serie di ore alla Asl con un danno per l'azienda sanitaria di migliaia di euro. Un'accusa per la quale questo pomeriggio il gup del Tribunale di Teramo Domenico Canosa ha rinviato a giudizio per truffa aggravata Sergio D'Ostilio, tecnico coordinatore della prevenzione del Sian (servizio igiene degli alimenti e della nutrizione) ed ex vicesindaco di Bisenti, Algesirio Volpi, tecnico della prevenzione del Sian e Guido De Carolis, tecnico del servizio prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro della Asl di Teramo. Insieme a loro sono finiti a processo, con la prima udienza fissata per il 12 gennaio 2016, anche il dirigente del Sian Maria Maddalena Marconi e il dirigente del settore prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro Valerio Benucci, che devono rispondere di concorso in truffa aggravata con gli altri imputati perche' accusati di averli autorizzati illegittimamente a timbrare in altre sedi rispetto a quella di lavoro.
La Asl si e' costituita parte civile.
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