"Salvaguardare la rappresentanza dei quattro settori fondamentali tra cui quello agricolo, mantenere in capo alle Camere di Commercio la competenza per la gestione del registro delle imprese, dare attuazione al Rea (repertorio economico amministrativo) come strumento di trasparenza e riconoscibilita' negli scambi commerciali". La Coldiretti Abruzzo - fatta salva la necessita' di portare a compimento i percorsi di rinnovo degli organi attualmente in corso - interviene in riferimento al processo di riorganizzazione del sistema camerale avviato a livello nazionale e al piano di riordino proposto da Unioncamere Abruzzo evidenziando alcune delle priorita' che dovranno necessariamente essere considerate per una riforma realmente efficiente e funzionale alle necessita' delle imprese. Per Coldiretti, che si era recentemente espressa contro l'abolizione delle Camere di Commercio per l'importante ruolo svolto nel dare visibilita' al sistema delle imprese, essendo la riduzione degli enti una priorita' senza la quale non si risponderebbe alle richieste di riduzione dei costi della pubblica amministrazione, e' fondamentale realizzare accorpamenti volontari delle diverse Camere in funzione della razionalizzazione di funzioni e servizi con riferimento a parametri oggettivi. Bene dunque alle fusioni pur di salvaguardare il ruolo dell'ente camerale quale "ente terzo, e percio' pubblico, nato per rispondere alle esigenze di trasparenza delle imprese". Altro discorso invece per gli enti strumentali. Per Coldiretti, appare necessario riformare, razionalizzare e ridurre gli enti del sistema (aziende speciali, ecc.), sulle quali al contrario bisognerebbe chiedersi quanta incidenza reale abbiano avuto per il commercio, il sostegno e la tutela del made in Italy in Italia e nel mondo
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