"Della Ventura cambierebbe subito il partito". Cosi' ieri sera a L'Aquila il senatore Walter Tocci, a sostegno della candidatura di Paolo Della Ventura nella corsa a segretario regionale Pd. Il candidato segretario aveva introdotto il senatore come "un gigante del Senato, un vero uomo delle Istituzioni e dello Stato che ho la fortuna di conoscere e che mi onora con la sua amicizia".
"Bisogna pensare a un 'grande Pd' - ha dichiarato Tocci - attualmente c'e' un 'piccolo Pd'; un partito che respinge anziche' attrarre, quello dei notabili locali". Per il senatore romano, bisogna pensare in grande o si resta sempre fermi. Della Ventura, continuando, "e' cio' che immagina: cambiare il partito. Se Paolo fosse segretario cambierebbe subito il partito e sono sicuro che con un grande risultato comunque inciderebbe".
Tocci e' tornato ancora su quello che definisce il 'piccolo Pd', in un intervento pacato, come nel suo stile, ma contemporaneamente molto duro:"il piccolo Pd e' quello dove ci si avvicenda ma si resta sempre gli stessi. Cosi' non aiutiamo i giovani a migliorare, perche' crescono nel conformismo. Si rischia di diventare vecchi prima di diventare maturi". Troppo spesso, secondo il senatore, si tratta di "un partito in franchising: si usa il simbolo del partito, ma non per essere partito, ne' tanto meno partito democratico". Allargando la discussione agli argomenti locali e di attualita' politica, Tocci ha sottolineato come L'Aquila ed il cratere sismico hanno bisogno di "una legge organica, non si puo' andare avanti con pezzi di norme (Stabilita', Milleproroghe), e non si puo' andare avanti mese per mese con pezzi del puzzle che si tolgono e si inseriscono".
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: