Su proposta del ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, il Consiglio dei ministri, riunito oggi, ha esaminato otto leggi delle Regioni e delle Province autonome e deciso di impugnarne due. In particolare, e' stata deliberata l'impugnativa per le seguenti leggi. 1) Legge Regione Lazio n. 5 del 4/04/2014, ''Tutela, governo e gestione pubblica delle acque.'', in quanto numerose disposizioni, riguardanti l'organizzazione e la gestione del servizio idrico integrato, contrastano con le regole riservate alla legislazione statale in materia di tutela della concorrenza, dell'ambiente, e dell'ordinamento civile, in violazione dell'articolo 117, secondo comma, lettere e ), l), e s), della Costituzione. 2)Legge RegioneAbruzzo n. 15 del 27/03/2014, ''Modifica ed integrazione alla L.R. 29.7.2011, n. 23 ''Riordino delle funzioni in materia di aree produttive'' e modifica alla L.R.17.12.1997, n. 143 ''Norme in materia di riordino territoriale dei Comuni: Mutamenti delle circoscrizioni, delle denominazioni e delle sedi comunali. Istituzione di nuovi Comuni, Unioni e Fusioni'', in quanto la legge, che e' stata adottata in regime di prorogatio del Consiglio regionale, non riveste, nei suoi contenuti, carattere di indefferibilita' ed urgenza, e viola pertanto le disposizioni statutarie in relazione all'art. 123 Cost. Inoltre, alcune disposizioni riguardanti la determinazione delle tariffe del sistema idrico e il trasferimento delle infrastrutture idriche contrastano con le regole riservate alla legislazione statale in materia di tutela della concorrenza, dell'ambiente, e dell'ordinamento civile, in violazione dell'articolo 117, secondo comma, lettere e ), l), e s), della Costituzione. Lo si legge in un comunicato di palazzo Chigi.
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