Non e' vero che la crisi italiana e la sua criticita' hanno delle origini indistinte e cosi' lontane nel tempo: la cesura e' in quegli anni '80 in cui politica e societa' assieme si modificarono e cambiarono profondamente, fino a portare alla situazione che oggi e' davanti agli occhi di tutti. Questa e' la tesi che sostiene in 'Il Paese reale' (Donzelli editore) il prof. Guido Crainz, ordinario di storia contemporanea nell'universita' di Teramo, friulano di nascita, che stasera a Catanzaro ha presentato il suo libro su iniziativa del Circolo Placanica, assieme allo stesso Carmine Donzelli.
Dopo l'introduzione del presidente del Circolo, Venturino Lazzaro, Donzelli e Crainz si sono interrogati sui caratteri di questa criticita' italiana, sul ruolo della societa' civile ma soprattutto - come entrambi hanno sostenuto - su questa rottura profonda della faglia, e' stato detto, che continua ancora oggi.
Per risolvere questo problema, definito dai due gigantesco, c'e' quindi necessita' di qualcosa di assai forte. Catartico, e' stato definito, altrimenti non si risolvera' il degrado che ha portato ad oggi.
Crainz, che in mattinata e' stato all'Universita' della Calabria, concludera' la sua due giorni calabrese domani sera a Lamezia Terme con una lectio magistralis.
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