I conti della sanita' abruzzese tornano in ordine solo grazie ai tagli sugli infermieri e, di conseguenza, sulla qualita' delle cure. E' quanto sostiene il Collegio Ipasvi di Chieti, che rappresenta i 3.400 infermieri della provincia. "Nella sola Asl Lanciano Vasto Chieti - afferma il presidente dell'Ipasvi di Chieti, Giancarlo Cicolini - al 31 marzo scorso non sono stati rinnovati 32 incarichi a professionisti infermieri (di cui 26 incarichi a tempo determinato e 6 pensionamenti); ulteriori tagli sono previsti entro l'anno in corso (approssimativamente ulteriori 40 unita' infermieristiche in meno)". L'Ipasvi sottolinea l'urgenza di un'immediata riorganizzazione delle Aziende sanitarie locali al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza ai cittadini-utenti. "Come infermieri - prosegue Cicolini - abbiamo sempre ritenuto di grande importanza il rientro dalla situazione di commissariamento, ma ribadiamo che non puo' essere realizzata solo a scapito della salute delle persone e della sicurezza degli operatori. Al fine di garantire continuita' e qualita' delle cure ai cittadini - prosegue Cicolini - la programmazione o la riorganizzazione avrebbero dovuto anticipare la razionalizzazione delle risorse. Riteniamo necessario che il Governo regionale definisca nuovi criteri per la determinazione delle dotazioni organiche e che le Aziende sanitarie locali riorganizzino sia le strutture ospedaliere sia i servizi territoriali e domiciliari, con forti investimenti nella figura infermieristica. Tagliando i professionisti infermieri, si tagliano i servizi destinati a garantire l'adeguatezza e la completezza della risposta ai bisogni di salute dei cittadini".
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: