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Pubblicato il 25/09/2012 11:11

L'Aquila - L'associazione difesa suolo chiede più controllo

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La caduta massi sulla Via dell'Amore nelle Cinque Terre con feriti gravi ed i recenti, ripetuti, crolli lapidei sulle strade abruzzesi, dalla SS. 80, L'Aquila-Teramo, a quelle nell'aquilano sulla SS. 5 alle Gole di San Venanzio e sulla S.P. ex 479 della Valle del Sagittario che collega Sulmona con Scanno, riportano di forte attualita' il problema del dissesto idrogeologico e con esso la carenza degli interventi. Lo afferma Carlo Frutti, presidente dell'associazione nazionale difesa del suolo (Adis). "Alle Cinque Terre le opere di difesa da caduta massi erano state si' realizzate nel punto dove e' avvenuto l' 'incidente', ma ad una semplice osservazione, anche attraverso le immagini televisive e pubblicate dai media, nonche' dalle relazioni dei tecnici intervenuti, si evidenzia che le barriere paramassi installate si sono dimostrate, nei fatti (non hanno intercettato i massi), assolutamente inadeguate ad eliminare il pericolo. I frequentatori del sentiero erano magari rassicurati dalla presenza di quelle barriere ed invece sono andati incontro ad un gravissimo pericolo. Ed allora ci chiediamo: come vengono eseguiti gli interventi di messa in sicurezza? Nella caduta massi - spiega Frutti - vanno esperite una serie di indagini e di studi preliminari del pendio a rischio prima di stabilire la tecnologia da adottare (barriere paramassi, reti, sistemi di difesa attivi e passivi, chiodature,...); in particolare riteniamo fondamentali studi di dettaglio: dal rilievo topografico, anche con l'uso di laser scanner, alla caratterizzazione fisico-meccanica delle rocce e lo stato di degrado, dallo studio dell'interazione masso-versante alla definizione delle traiettorie di caduta con conseguente stima delle energie potenziali. Una analisi completa che serva a determinare le condizioni per ridurre al massimo il rischio (nessuno e' in grado di dare garanzie assolute) a cominciare dal tipo di barriera da utilizzare, l'energia di assorbimento, l'altezza e la geometria, e soprattutto il punto di installazione affinche' l'opera di difesa (barriera) intercetti il maggior numero di massi".

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