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Pubblicato il 21/01/2014 09:09

L'Aquila ricorda il maestro Claudio Abbado

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Il vicesindaco dell'Aquila, assessore alla Cultura, Elisabetta Leone e l'intera Giunta comunale esprimono il proprio cordoglio per la morte del maestro Claudio Abbado. ''Sono profondamente costernata - dice Betty Leone - e con me l'intero Esecutivo, per la scomparsa del maestro Claudio Abbado, una grande figura del mondo della cultura e della musica. Una personalita' che ha dato un contributo di straordinario rilievo alla crescita del Paese e all'affermazione dell'immagine dell'Italia nel resto del mondo, quale patria di talenti e fucina di cultura''.

''La Citta' dell'Aquila - aggiunge - lo ricorda con particolare affetto e ne piange la scomparsa con grande commozione, in virtu' della vicinanza piu' volte espressa e concretamente dimostrata al capoluogo d'Abruzzo, soprattutto a seguito del sisma del 6 aprile 2009''. Il maestro Abbado, che tenne un memorabile concerto all'Aquila nel giugno 2009, dopo il sisma che aveva devastato la citta' e distrutto i suoi luoghi di cultura e di spettacolo, si impegno' in prima persona per restituire questi spazi, vitali per la comunita'. Per tale ragione, evidenzia il Vicesindaco ''ha avviato un proficuo dialogo con un altro grande maestro, l'architetto Renzo Piano, suo amico ed estimatore, affinche' dotasse la citta' di una struttura che, temporaneamente, sostituisse l'Auditorium Nino Carloni, reso inagibile dal sisma''. ''Fu proprio Claudio Abbado, insieme con la straordinaria Orchestra Mozart - ricorda ancora la Leone - ad inaugurare, con uno storico concerto, l'Auditorium del Parco, nell'ottobre del 2012. Un atto di eccezionale generosita' nei confronti dell'Aquila, in linea con altre encomiabili iniziative del maestro, come quella di devolvere il proprio stipendio di senatore a vita alla Scuola di Musica di Fiesole, affinche' donasse borse di studio a giovani musicisti meritevoli''. ''La sua straordinaria parabola nella musica, che lo ha portato, negli anni, tra le altre cose, alla direzione musicale della Scala, della Staatsoper di Vienna e della Filarmonica di Berlino - conclude il Vicesindaco - ha, proprio in questa dimensione di sensibilita' umana, un ulteriore arricchimento. La Citta' dell'Aquila oggi piange il 'suo' maestro, per aver dato a tutti noi uno sprone e una segnale di nuova vita e di speranza e, soprattutto, per aver creduto, concretamente, nella sua rinascita''. 

 

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