La Corte di giustizia europea ha stabilito oggi che l'Italia ha violato le norme Ue sulla raccolta, trattamento e scarico delle acque reflue urbane non rispettando i tempi stabiliti per la loro applicazione. I giudici comunitari hanno quindi dato ragione alla Commissione europea che nel 2009 ha avviato una procedura d'infrazione contro l'Italia per il mancato rispetto delle norme Ue in decine di comuni italiani con una popolazione uguale o superiore ai 15.000 abitanti.
Nella sentenza pronunciata oggi dalla Corte sono in totale otto le regioni (Calabria, Sicilia, Campania, Puglia, Abruzzo, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Liguria) citate perché sul loro territorio si trovano citta' e paesi che non si sono ancora dotati di una rete fognarie e impianti di trattamento adeguati sia alle 'normali' condizioni climatiche e sia ai carichi eccezionali derivanti da fattori stagionali, in primo luogo l'afflusso di turisti.
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