Nella Giornata nazionale contro leucemie, linfomi e mielona, che si celebra oggi, la Provincia di Pescara annuncia che in una delle prossime sedute del Consiglio sarà attribuita l'onoreficenza di benemerito all'ematologo Giuseppe Fioritoni, al quale andrà una medaglia d'oro numerata. Ne ha dato notizia stamani il presidente della Provincia Guerino Testa, affiancato dal presidente del Consiglio provinciale Giorgio De Luca e dallo stesso professor Fioritoni. Fino ad oggi - ha ricordato Testa - l'onoreficenza di benemerito è stata conferita una sola volta, il 24 gennaio 1997, dall'ex presidente della Provincia Luciano D'Alfonso, che ha istituito questo riconoscimento nel 1996, all'allora presidente nazionale dell'Anas Giuseppe D'Angiolino. "Abbiamo deciso, sentita la conferenza dei capigruppo, di riprendere questa iniziativa dopo il pensionamento di Fioritoni che ha seguito passo dopo passo la crescita dell'Ematologia all'interno dell'ospedale di Pescara, lavorando a fianco ad un grandissimo professionista quale è stato Glauco Torlontano, impegnato instancabilmente in questo settore della sanità". Testa ha fatto notare che "Pescara è diventata un punto di riferimento a livello nazionale, grazie a Fioritoni e ovviamente grazie a tutti coloro che hanno collaborato con lui. Peraltro non si è limitato all'attività medica ma ha anche puntato all'umanizzazione del rapporto con il malato sostenendo e supportando le associazioni di volontariato come Ail e Agbe" - ha detto sempre Testa.
"Sono felicemente sorpreso per questa iniziativa" - ha commentato Fioritoni ricordando di aver prestato 40 anni di servizio alla Asl, da quando aveva 27 anni. "Quarant'anni nella stessa azienda - ha specificato - con un senso di appartenenza e una fidelizzazione che ho cercato di trasmettere a chi ha lavorato e continuerà a lavorare lì". Fioritoni ha ricordato di essere stato "accolto nel '73 a Pescara e la città mi ha adottato e consentito di svolgere una attività importante. Ho raccolto una eredità prestigiosa da Torlontano e diretto per 25 anni l'Ematologia e oggi, con umiltà e modestia, posso dire di aver dato un contributo alla crescita e all'affermazione del Centro regionale di Ematologia, portando avanti una esperienza esaltante e incredibile. Dove non c'era nulla è stata creata una struttura che oggi è un centro di riferimento nazionale. Una volta i malati andavano a Bologna, a Modena o altrove mentre oggi almeno il dieci per cento dei pazienti pescaresi arrivano da fuori e molti di coloro che fanno il trapianto vengono da fuori". Fioritoni ha voluto ringraziare Iacone, Di Bartolomeo e D'Antonio con cui ha condiviso "gli stessi ideali e obiettivi e una profonda amicizia che ci ha consentito - ha osservato - di progredire, senza mai dar vita a faide interne, e questo è stato il nostro principale punto di forza. Mi sento sereno - ha concluso - e so di aver dato tutto quello che potevo e di aver ricevuto tantissimo. Sono molto impegnato per il volontariato perché ritengo che si debba entrare nei progetti delle associazioni ed essere parte attiva e non solo un fruitore passivo".
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