Ha toccato anche l'Abruzzo l'indagine del Corpo Forestale sulla truffa degli abiti usati. Associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, falso e truffa: sono le accuse mosse dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) del Comando Provinciale di Potenza del Corpo Foirestale a 57 persone, segnalate alla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo per un traffico illecito di indumenti usati.
Il 'giro' d'affari e' stato stimato dal Corpo Forestale in 'alcuni milioni' di euro.
Tra le persone denunciate, figurano anche 15 funzionari comunali che hanno autorizzato la raccolta di indumenti senza aver verificato il possesso delle autorizzazioni obbligatorie. L'operazione e' durata oltre un anno ed ha portato anche al sequestro preventivo di 18 automezzi.
Girando di casa in casa prospettando scopi umanitari e raccattando indumenti nei cassonetti di vari comuni del potentino - secondo quanto reso noto dal Corpo Forestale - i presunti responsabili del traffico illecito hanno raccolto un numero enorme di indumenti usati, poi commercializzati sul territorio nazionale (in Basilicata, Abruzzo, Puglia e Calabria) ed internazionale, in particolare in Albania, nel Medio Oriente e nel Nord Africa, dove la merce e' stata trasferita mediante la falsificazione di documenti doganali.
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