Operato, e rioperato, d'urgenza, il giorno successivo, a causa di un'emorragia interna che si era manifestata durante la notte. Dopo il secondo intervento non ha piu' ripreso conoscenza. Nicola Memmo, 72 anni, pensionato, ex imprenditore di Lanciano, conosciutissimo in citta', e' andato a mano a mano peggiorando fino a morire, il 23 settembre scorso. Per quel decesso sono ora inquisiti, per omicidio colposo, 6 medici dell'ospedale di Chieti. Sono i figli dell'uomo, Paolo, Francesca a Dino, e un nipote, ora, a raccontare la storia. Figli che, tra l'altro, si chiedono e chiedono, alla magistratura, come mai a 4 mesi dalla scomparsa del genitore, non si riesca ancora a portare a termine l'autopsia. I congiunti hanno interpellato il loro legale e sporto denuncia, negli uffici di polizia giudiziaria della Procura. Che si e' messa in moto immediatamente, con l'acquisizione dei documenti sanitari. Ora sono indagati in sei, a vario titolo. "Chiediamo chiarezza - concludono i figli - e che si affretti la conclusione dell'autopsia"
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