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Pubblicato il 15/04/2015 09:09

Maxi-traffico auto rubate, il processo resta a Pescara

Respinte le eccezioni della difesa, nel processo in corso al tribunale di Pescara, che vede imputate 17 persone residenti nelle province di Pescara, Foggia e Termoli, accusate a vario titolo di avere messo in piedi un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa e a varie attivita' di riciclaggio. I legali della difesa avevano avanzato richieste di incompetenza territoriale, in quanto diversi imputati sono residenti in Puglia e di nullita' del decreto di disposizione del giudizio, per una presunta violazione dei diritti della difesa nell'accesso ad alcune intercettazioni telefoniche. Il giudice Angelo Zaccagnini ha giudicato infondate le eccezioni e ha stabilito che il processo vada avanti e che si svolga a Pescara. Contestualmente ha fissato la prossima udienza per l'11 gennaio del 2016. Le indagini che hanno portato al processo, hanno mosso i primi passi nel 2011, in seguito al ritrovamento, da parte della polizia stradale di Pescara, di due scavatrici rubate in una concessionaria di Santa Teresa di Spoltore . Complessivamente sono 36 i mezzi rubati sequestrati dalle forze dell'ordine. Secondo l'accusa l'organizzazione, che operava tra Abruzzo, Molise e Puglia, noleggiava autovetture che non venivano restituite e che successivamente venivano riciclate attraverso documenti falsi prodotti dall'organizzazione stessa. Le automobili, in seguito, venivano vendute ad acquirenti ignari attraverso concessionari compiacenti. Parallelamente sarebbero stati messi in atto diversi tentativi di truffa ai danni di finanziarie e istituti di credito. Alcuni reati risultano gia' prescritti.

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