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Pubblicato il 09/09/2014 23:11

Melilla (Sel) presenta una interrogazione sulla Burgo di Avezzano

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 La Cartiera Burgo di Avezzano intende cessare la sua attivita' produttiva. L'annuncio e' stato dato a fine agosto in un'assemblea che si e' tenuta ad Avezzano e a cui hanno partecipato anche i lavoratori. Per evitare tale evenienza l'on Gianni Melilla (Sel) ha presentato una interrogazione ai ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico ai quali chiede di convocare le parti sociali, gli enti locali e la Regione Abruzzo "per cercare positive soluzioni produttive e occupazionali e scongiurare un ennesimo dramma sociale". "Sono 350 - ricorda Melilla - i lavoratori coinvolti, 290 dipendenti della fabbrica e una sessantina che lavorano nell'indotto, tra autisti, meccanici e personale addetto alle pulizie che perderebbero il posto. La cartiera si e' insediata ad Avezzano piu' di 60 anni fa. Con un piano di investimenti 'aggressivo', negli anni Ottanta, la Burgo decise di convertire alla produzione di carte patinate le linee dedicate alle carte naturali, portando ad Avezzano macchinari e tenologie di avanguardia che favorirono un forte aumento produttivo e occupazionale. Specializzata nelle carte a doppia e tripla patinatura, la cartiera - si legge nell'interrogazione del deputato - svolgeva anche un importante ruolo di nodo logistico per tutto il Centro sud Italia". Melilla sottolinea, infine, che "La vertenza occupazionale della Cartiera e' importantissima non solo per Avezzano, ma per tutto il futuro economico della Marsica e dell'Abruzzo che vivono una situazione gia' molto difficile, con tante aziende interessate da processi di ristrutturazione industriale e crisi occupazionale

 

Al tavolo del Ministero per lo Sviluppo economico, a parlare del destino della Cartiera Burgo di Avezzano, dopo l'annuncio shock dell'azienda di voler chiudere la sede, c'erano i vertici della Provincia dell'Aquila rappresentata dal presidente Antonio Del Corvo, dall'assessore al lavoro, Claudio Tonelli e dal capo di gabinetto, Massimo Verrecchia. "E' impensabile che la proprieta' abbandoni in questo modo i suoi lavoratori - ha dichiarato Del Corvo - oltre 250 famiglie gettate nell'incertezza e che, pretendiamo abbiano un'altra occasione. Per questo, durante l'incontro, abbiamo richiesto con forza la riconversione del sito Burgo di Avezzano. E' la soluzione migliore per un compromesso tra interessi aziendali e il futuro dei dipendenti. La Marsica - ha affermato Del Corvo - ne ha abbastanza di decisioni frutto di egoismo di imprese che, proprio nel nostro territorio e nelle nostra forza lavoro, hanno trovato ricchezza. L'Amministrazione provinciale dell'Aquila ha una posizione ben precisa e continuera' a manifestarla in ogni occasione possibile, per la sua gente e contro il depauperamento della nostra terra. Pronta la risposta dell'azienda - ha fatto sapere infine il presidente - che si e' resa disponibile a cambiare la procedura da 'cessazione' a 'crisi', con l'apertura di un tavolo, presso la Provincia con il coinvolgimento della Regione Abruzzo".

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