Cinque piazze di Milano per sensibilizzare i cittadini sulla fibrosi cistica e sulle necessita' terapeutiche di chi ne soffre. Il Polo dell'Aquila trasformato in un'arena per conoscere le sfide quotidiane di chi convive con cecita' o ipovisione. Due citta' unite nel segno della solidarieta' sociale grazie al coinvolgimento dei collaboratori di una delle principali aziende biofarmaceutiche italiane: Dompe'. L'occasione e' rappresentata dalla celebrazione del "compleanno" del Gruppo, fondato a Milano il 14 novembre 1940. E proprio il 14 novembre, i collaboratori dell'azienda diventeranno - per la prima volta - testimonial di un grande progetto di responsabilita' sociale d'impresa, volto a sottolineare il ruolo che ciascuno puo' rivestire nella sensibilizzazione su aree calde della salute, come pure sull'impatto che determinate patologie o condizioni hanno sulla vita di chi ne e' colpito. Partner dell'iniziativa, la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus e l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus. Ambiti terapeutici - spiega una nota dell'azienda farmaceutica - in cui Dompe' concentra da tempo le proprie attivita': storico il suo impegno in ambito respiratorio, per migliorare la qualita' di vita delle persone con fibrosi cistica. Sul fronte delle malattie oculari, partendo dalle ricerche del Premio Nobel Rita Levi Montalcini, i ricercatori Dompe' hanno sviluppato rhNGF (Nerve Growth Factor ricombinante umano), attualmente in fase avanzata di sperimentazione clinica per la cura della cheratite neurotrofica e da poco riconosciuto farmaco orfano per il trattamento della retinite pigmentosa. Le due gravi malattie oculari sono, ad oggi, ancora prive di una cura efficace.
"Il Dompe'-Day e' il nostro giorno per gli altri. Una giornata che vedra' i collaboratori dell'azienda in prima linea, nei panni di testimonial della solidarieta' e promotori di due grandi iniziative", spiega Nathalie Dompe',Responsabile Corporate Social Responsibility Gruppo Dompe'.
Presso il Polo Dompe' dell'Aquila i collaboratori vivranno una serie di attivita' volte a calarsi nella realta' di chi ogni giorno affronta le sfide della vita derivanti da cecita' o ipovisione. Il "come" rispecchia l'approccio innovativo alla base del D-Day: una mini-olimpiade a cui parteciperanno 10 squadre che, al buio, metteranno alla prova i cinque sensi grazie a un percorso tattile, olfattivo, uditivo e del gusto. Al termine e' prevista una gara di solidarieta'
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