Ha toccato anche L'Aquila l'operazione contro un traffico internazionale di droga organizzato da una famiglia albanese che spacciava cocaina purissima in tutta Italia proveniente dalla Colombia passando per l'Olanda. I carabinieri del Nucleo investigativo di Udine, comandati dal capitano Fabio Pasquariello, in collaborazione con le polizie di cinque paesi europei e dei comandanti dell'Arma di otto regioni d'Italia hanno scoperto il circuito di importazione della droga. L'operazione, denominata K2009 Roma, e' stata coordinata dal sostituto procuratore Barbara Zuin della Procura distrettuale antimafia di Roma. Sono state arrestate nove persone in flagranza di reato ed e' stato catturato un latitante; altre 49 persone sono state denunciate in esecuzione di 11 ordinanze di custodia; sono state effettuate 30 perquisizioni e sequestrati 12 chilogrammi di cocaina. Le accuse per tutti sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga; a seconda delle posizioni, alcuni sono anche accusati di reato transnazionale e produzione e traffico illecito di droga.
La banda aveva la ''mente'' in Albania - dove si trova il capo, ricercato per duplice omicidio - e basi operative ad Amsterdam, in Germania, e, in Italia, a Desenzano del Garda (Brescia), Quarto d'Altino (Venezia), Pioltello (Milano), La Spezia, Prato, Senigallia (Ancona) e Capistrello (L'Aquila). Le indagini - che hanno impegnato piu' di 150 carabinieri di 26 localita' italiane - sono cominciate a fine 2009 ed hanno appurato un traffico di circa 50 chilogrammi al mese di cocaina che veniva portata in Italia in auto con targa inglese da albanesi residenti in Inghilterra che prendevano vetture a noleggio. Dalla Gran Bretagna giungevano in Olanda per effettuare il carico che veniva poi consegnato in varie citta' d'Italia.
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