Scatteranno lunedi' prossimo negli ospedali dell'Aquila e di Avezzano le prove anti-Ebola: in programma, tra le altre cose, simulazioni pratiche di vestizione del personale e dei dispositivi protettivi, con una rigorosa procedura che non puo' ammettere errori. Partira' cosi', dopo un'accurata preparazione, la macchina contro Ebola, naturalmente, in caso di eventuali casi sospetti: la "squadra", in questa prima fase, e' composta da 50 persone, tra medici e infermieri. Il corso di lunedi' prossimo sara' la prima fase di un articolato percorso di formazione: coinvolgera' i reparti di Malattie infettive, Pronto soccorso, Rianimazione e laboratorio analisi. A seguire, con corsi successivi, verranno coinvolti gradualmente non solo il personale e gli altri reparti degli ospedali dell'azienda ma anche medici di famiglia e Guardie mediche. La prima parte della giornata sara' dedicata alla teoria, poi verra' illustrata e messa in atto la simulazione pratica. L'addestramento verra' effettuato sotto la supervisione del direttore del reparto Malattie infettive dell'ospedale dell'Aquila, Alessandro Grimaldi, alla presenza del professor Antonio Paoletti, direttore di Medicina del Lavoro, del direttore sanitario dell'ospedale, Giovanna Micolucci nonche' del direttore del servizio Farmacia aziendale, Eugenio Ciacco. "In questa prima fase, l'addestramento di medici e infermieri - spiega Grimaldi, "richiede grande accuratezza e meticolosita' poiche' tutti i movimenti, per indossare e togliersi le protezioni (oltre alle speciali divise 'impermeabili', anche le maschere), vanno fatti con estrema attenzione, seguendo le istruzioni impartite e le procedure codificate. Un errore, soprattutto nella svestizione che e' l'aspetto piu' insidioso, puo' compromettere la sicurezza, sia dell'eventuale malato da trattare sia dell' operatore Asl".
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