Alla vigilia della decisione della Corte costituzionale circa l'ammissibilita' del Referendum sulla revisione della geografia giudiziaria, con conseguente chiusura dei cosiddetti tribunali minori, i gruppi marsicani del Movimento 5 Stelle continuano a esprimere perplessita' sull'atteggiamento dei partiti di Governo. "L'iniziativa referendaria e' nata per tutelare il diritto alla Giustizia - si legge in una nota dei gruppi di Avezzano, Pescina e Celano -. Diritto pregiudicato dalla riforma giudiziaria che dispone la soppressione dei tribunali di Avezzano e Sulmona accorpandoli al tribunale dell'Aquila". "Tutto cio' a scapito della popolazione marsicana, che vede aggravarsi le condizioni di un territorio gia' martoriato da infiltrazioni mafiose, da una crescente disoccupazione e da un sistema economico ormai defunto". ''Detto questo si deve riconoscere che l'iniziativa referendaria sia anche diretta conseguenza di una politica disattenta e lontana dai bisogni reali delle persone. E' bene ricordare che i partiti componenti l'attuale maggioranza hanno avuto, e hanno tuttora, la possibilita' di porre rimedio allo scempio realizzato dalla riforma, accogliendo semplicemente tutte le valutazioni e osservazioni fatte fino ad oggi dagli operatori del diritto. Il Governo, invece - si legge ancora - ha scelto di non modificare tale legge e di opporsi al referendum, chiedendo attraverso l'Avvocatura dello Stato la sua inammissibilita'".
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: