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Pubblicato il 23/02/2015 09:09

Ricostruzione, le proposte del Pli

"L'Aquila e' un caso anomalo nella storia delle ricostruzioni post-sisma. La testa dell' organizzazione della ricostruzione dell'Aquila e dei Comuni del cratere sismico va spostata da Roma alla Regione Abruzzo: serve una nuova governance, perche' siamo di fronte a un modo autonomo e privatistico di gestire la ricostruzione". Cosi' il deputato e vice presidente della Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni Ivan Catalano, ex Movimento 5 Stelle, dal novembre passato al Partito Liberale Italiano e Daniele Toto, ex parlamentare di Fli, oggi coordinatore nazionale del Pli. In una conferenza stampa tenuta insieme al coordinatore regionale di Pli, Mauro Chilante, Catalano e Toto hanno puntato il dito contro alcuni aspetti cruciali della ricostruzione post-sisma, come ad esempio l'empasse della proposta di legge che riguarda la ricostruzione privata ferma dopo la nomina di Giovanni Legnini, ex sottosegretario all'Economia con delega alla Ricostruzione, oggi alla vice presidenza del Csm, ma anche la proposta di legge sull'Aquila capoluogo, 'creatura' del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, e del consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci. In particolare, attraverso una interrogazione al presidente del Consiglio dei ministri inviata lunedi' scorso da Catalano, il Pli ha chiesto al governo, su uno dei punti piu' pesanti della proposta di legge, la cosiddetta 'Legnini', sulla ricostruzione privata, la 'white list', la lista bianca delle imprese che serve per evitare infiltrazioni mafiose, "se non ritenga opportuno, al fine di garantire la massima trasparenza, che la futura white list venga anche resa pubblica, per espressa disposizione legislativa".

 

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