Torre de' Passeri celebra la Giornata europea dei Giusti (Istituita nel 2012 dal Parlamento di Strasburgo) con una tavola rotonda e l'intitolazione di un parco, in via Einaudi, dedicati ai Giusti d'Abruzzo. Roberto Castracane (Villa Santa Maria - Chieti), Emidio e Milietta Iezzi (Guardiagrele - Chieti) e Don Gaetano Tantalo (Villavallelonga - L'Aquila) sono i quattro abruzzesi fra i 382 italiani non ebrei che salvarono gli ebrei dalla deportazione e dalla Shoah. I loro nomi sono stati incisi su quattro mattoni, realizzati dagli studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale di Torre de' Passeri, che sono stati apposti nel parco di via Einaudi che da oggi si chiama Parco dei Giusti tra le Nazioni. La cerimonia e' stata preceduta da una tavola rotonda, con il coinvolgimento degli studenti degli istituti di secondo grado del paese. Presenti il sindaco di Torre de' Passeri, Antonello Linari, e il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa. Con loro anche gli eredi di Roberto Castracane (che quando era podesta', salvo' dalla furia nazista una madre e una figlia ebree), Emidio e Milietta Iezzi (che salvo' la vita a Isaac Wentraub di sette anni e a suo padre, Adolfo, commerciante di pellicce a Milano) e Don Gaetano Tantalo (il prete che offri' rifugio ai membri delle famiglie ebree Orvieto e Pacifici di Roma) e i primi cittadini dei comuni in cui questi vissero, e cioe' Giuseppe Finamore, sindaco di Villa Santa Maria, Sandro Salvi, sindaco di Guardiagrele e Leonardo Lippa, sindaco di Villavallelonga. "Una giornata - ha sottolineato il sindaco Linari - per riflettere e celebrare tutti coloro che si sono opposti con responsabilita' individuale ai crimini contro l'umanita' e a tutti i totalitarismi del ventesimo secolo, anche attraverso l'istituzione di un luogo della memoria". L'iniziativa messa in campo dall'istituzione scolastica e dal Comune, con il patrocinio della Presidenza della Provincia di Pescara, e' sostenuta da Gariwo, Gardens of the Righteous Worldwide (foresta dei Giusti), un'associazione nata a Milano nel 2000 su iniziativa di Gabriele Nissim, ebreo, e Pietro Kuciukian, armeno, per ricordare le figure esemplari di resistenza morale ai regimi totalitari nella storia del Novecento, anche attraverso l'istituzione di luoghi della memoria in diverse parti del mondo
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