Per un incarico di lavoro fiduciario finisce sotto processo il dirigente del Settore Politiche Ambientali del comune di Lanciano. Il gup Marina Valente ha disposto il rinvio a giudizio e fissato l'udienza al 16 dicembre prossimo. Le presunte accuse contro il dirigente sono quelle di abuso d'ufficio e falsita' ideologica per avere favorito il figlio di un'ex dipendente, andata in pensione, affidandogli l'incarico della tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti del Comune e la redazione annuale del Modello unico dichiarazione rifiuti. Con il dirigente sara' processato per concorso di reato, anche il presunto favorito. Per l'incarico di lavoro di 7 mesi, da ottobre 2011 ad aprile 2012, la spesa totale fu di 8.269,24 euro, pari a 1.181,32 mensili. Per la procura di Lanciano l'affidatario non aveva esperienza nel settore rifiuti e gestione ambientale e inoltre ci sarebbe stato un atto falso per affidargli il servizio con partita Iva attribuita dopo l'inizio attivita'. I difensori degli imputati, le avvocatesse Nicla D'Angelo e Gigliola Natale, parlano di ''Illegalita' inesistenti, dal momento che per legge il dirigente puo' affidare un incarico fiduciario fino a 20 mila euro''.
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