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Pubblicato il 28/01/2015 09:09

Acquisto dei libri su Pescara, la vicenda torna in Commissione

pescara, acquisto

"Dopo che il Consiglio Comunale ha deciso di rinviare la delibera alla Commissione competente per un approfondimento sull'istruttoria che ha portato gli uffici competenti a considerare come debito fuori bilancio i 47mila euro a fronte dei 100mila euro per il valore dei volumi forniti, ho provveduto a convocare per martedi' 3 febbraio la Commissione da me presieduta, con all'ordine del giorno l'esame della delibera stessa". Cosi' il presidente della Commissione Finanze del Comune di Pescara Giuseppe Bruno, interpellato all'indomani dello stop sulla delibera per il pagamento di duemila volumi acquistati nel 2008 dalla Giunta D'Alfonso per pubblicizzare le opere pubbliche dell' Amministrazione che in quel periodo governava la citta'. Questione sulla quale non si placano le polemiche. Oggi il consigliere di Forza Italia, Eugenio Seccia (assessore alle Finanze nella passata Amministrazione) e promotore dell'istanza di ritiro della delibera consiliare, con la quale si chiedeva di approvare il debito fuori bilancio, parla di "pagina di buona politica scritta per la citta' di Pescara" annunciando la "richiesta di ritiro della delibera in questione". Quindi il rinvio in Commissione Finanze per un ulteriore approfondimento. "Ovviamente - ha detto il presidente della Commissione, Bruno - il nostro intendimento sara' quello di chiedere ai vari componenti della Commissione da quali fonti di informazione partire, chi ascoltare per primi, e con quali uffici interloquire per arrivare all'approfondimento della delibera e ai chiarimenti se del caso". Dal canto suo, il capogruppo del Pd in Consiglio Comunale Marco Presutti ha detto che "se questi volumi, scritti per studiare le trasformazioni urbanistiche della citta' di Pescara sono stati acquistati, distribuiti e utilizzati, immagino - ha detto l'esponente del Pd - che prima o poi il Comune dovra' pagarli. Il punto e' uno: se dopo essere riusciti a dimezzare la spesa con una transazione, si riuscira', come stiamo cercando di fare, di ridurre ancora l'esborso, ancora meglio, ma se si dovesse far cadere l'ipotesi transazione, si rischia di dover pagare l'intera somma e in un contenzioso anche le spese legali. Se ci si e' avvalsi di un servizio e' giusto - ha concluso Presutti - che lo si paghi"

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