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Pubblicato il 02/04/2015 07:07

Asl L'Aquila, i dati delle visite domiciliari

In tre mesi, da dicembre 2014 a febbraio scorso, gli operatori dell'Asl provinciale dell'Aquila per 115 volte hanno bussato alla porta delle abitazioni di malati inguaribili o con dolore cronico invalidante per portare cure palliative, sollievo e assistenza psicologica. Il servizio offre una prestazione gratuita e ormai inserita nei Lea, livelli essenziali di assistenza, fondamentale per le famiglie con malati gravi o forti sofferenze, come le artrosi invalidanti che compromettono la deambulazione. Grazie al team della Asl provinciale dell'Aquila, composto da medici, infermieri, psicologi, fisioterapisti e operatori socio sanitari, non sono piu' soli a combattere dolore e disagio. Oltre alle 115 visite a casa, il servizio ha effettuato altre 52 visite in Marsica e altre aree provinciali e questo si deve all'istituzione, nel dicembre scorso, di una Rete aziendale di cure palliative e terapia del dolore, voluta dal direttore generale, Giancarlo Silveri, che comprende anche due hospice all'avanguardia, uno all'Aquila, attivato nell'aprile dello scorso anno e l'altro a Pescina, aperto nel 2013. Si tratta di strutture per malati non guaribili, concepite come 'casa-salute', all'insegna di un clima affettivo-familiare per la presenza continua dei congiunti che hanno la possibilita' di far sentire tutto il calore ai propri cari ricoverati negli hospice dell'Aquila, situato all'ex Onpi di via Capo Croce, con 12 posti letto e 62 ricoveri in un anno, e di Pescina con 10 posti lettone e 73 ricoveri. I due hospice della Asl 1, che sul piano organizzativo fanno capo all'Unita' aziendale di cure palliative e terapia del dolore, diretta dal professor Franco Marinangeli, svolgono un ruolo decisivo non solo come qualita' nell'assistenza ai malati ma anche in termini di migliore gestione di strutture ospedaliere e costi sanitari: i 135 ricoveri complessivi si sono tradotti in decongestionamento e recupero di posti letto negli ospedali, da destinare a malati acuti, con conseguente riduzione dei costi sanitari. "Continueremo a impegnarci per offrire il meglio ai malati affetti da patologie inguaribili e con dolore cronico - afferma Marinangeli -, e i risultati ottenuti fino ad oggi, cosi' come le parole di incoraggiamento che ci arrivano giornalmente dai familiari dei pazienti, sono di grande stimolo per continuare sulla strada intrapresa. Con l'attivazione di questi servizi c'e' stato un cambiamento del volto della sanita' della provincia e della regione. Oggi le famiglie sanno che, anche nei momenti piu' difficili, non sono lasciate a se stesse ma che possono contare su una Asl amica, piu' vicina ai loro bisogni". 

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