La Corte d’appello dell’Aquila ha assolto cinque persone condannate in primo grado perché ritenute componenti della cosiddetta banda dei kalashnikov. La decisione della Corte d'Appello è «per non aver commesso il fatto». Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Centro "La Corte aquilana ha assolto il pescarese Alessandro Sammassimo, 44 anni, che in primo grado si era visto infliggere quattro anni e mezzo di carcere; l’altro pescarese Graziano Tinari, 43 anni, residente a Montesilvano, condannato a quattro anni in tribunale; il 56enne Antonio Torino, residente a San Giovanni Teatino, gravato da tre anni di reclusione in primo grado; Antonio Rutigliano, 47enne romano, che si portava dietro da Pescara una pena di sei anni; e Claudio Miranni, romano, 52 anni, ritenuto uno dei capi, che dai dodici anni del primo grado si è visto riconoscere estraneo ai fatti".
L'inchiesta dei carabinieri del Ros e del Nucleo operativo per le rapine a supermercati e portavalori nel maggio del 2007 condusse all’emissione di 17 arresti e al sequestro di kalashnikov, fucili a pompa, candelotti di dinamite e pistole di grosso calibro, nell'ambito della operazione “Ultimo minuto”.
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