Sequestrate quasi 400 tonnellate di tabacco e eseguite due ordinanze di custodia cautelare per associazione per delinquere dedita alla commercializzazione di tabacco di contrabbando. Questo, in sintesi, l'esito di un'operazione, tuttora in corso, della Guardia di Finanza di Avezzano. I finanzieri hanno scoperto un ingente traffico di tabacchi che sfuggiva del tutto alla tracciabilita' dei Monopoli di Stato ed alla conseguente applicazione delle imposte. L'operazione, condotta dai finanzieri della Compagnia di Avezzano, in collaborazione con quelli di Citta' di Castello, e' coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano Maurizio Maria Cerrato, titolare del procedimento.
In manette Antonio Palma, 60 anni, di Avezzano, titolare del sito web www.il-tabacchino.it, sito "on line" di commercializzazione di prodotti da fumo, tramite il quale bypassava i Monopoli di Stato nella vendita di tabacco: nella sua abitazione, lo scorso mese di ottobre, i finanzieri hanno rinvenuto 200 chili di tabacco trinciato. L'altro destinatario dell'ordinanza di arresti domiciliari e' il suo fornitore, Antonio D'Angelo, 63 anni, domiciliato a San Giustino, amministratore di una societa' della provincia di Arezzo che opera nel settore del tabacco. Le perquisizioni eseguite ad ottobre nel suo magazzino di Sansepolcro consentirono di scoprire e sequestrare un quantitativo enorme di tabacco: 387 tonnellate, in gran parte gia' trinciato (3 tonnellate e mezza) ovvero in foglie destinate alla trinciatura. Sequestrato anche l'impianto industriale. Inoltre, il sito "il tabacchino.it" e' stato oscurato per disposizione dell'autorita' giudiziaria. Per poter eseguire la fabbricazione, lavorazione e vendita di tabacchi, infatti, occorre una licenza dei Monopoli di Stato, in mancanza della quale la legge punisce il trasgressore con una multa commisurata alla quantita' di tabacco e, nell'ipotesi aggravata come in questo caso, con la reclusione da tre mesi a quattro anni.
Palma - hanno spiegato gli investigatori - avrebbe posto in essere un canale clandestino di lavorazione del tabacco nazionale in danno del Monopolio dello Stato. Oltre al danno all'erario per l'elusione delle imposte gravanti sulle vendite del prodotto, si era determinata nel mercato una concorrenza sleale nei confronti degli operatori di settore, non solo locali. In pochi mesi, infatti, il "mercato illegale" di Palma si sarebbe esteso grazie all'e-commerce a macchia d'olio a tutto il territorio nazionale, come rilevato dalle conversazioni intercettate, dalle spedizioni monitorate e dal sistema di pagamenti che avvenivano per lo piu' tramite ricarica di poste-pay. L'Autorita' Giudiziaria ed i finanzieri hanno stimato che, negli ultimi mesi, Palma ha commercializzato almeno una tonnellata e mezza di tabacco, praticando prezzi piu' bassi nell'ordine del 65%; un chilo di tabacco trinciato veniva venduto intorno ai 60/70 euro, a fronte di 180 euro prezzo imposto dai Monopoli di Stato. I dati riguardanti il quantitativo di tabacco commercializzato e la conseguente evasione delle imposte sono in corso di quantificazione in relazione agli accertamenti ancora da svolgere. Agli altri cinque componenti dell'associazione per delinquere, che si occupavano di procacciare i clienti per Palma, di commercializzare direttamente il tabacco, di trasportare e immagazzinare il prodotto, il Giudice per Indagini Preliminari ha applicato la misura dell'obbligo di presentazione quotidiano alla polizia giudiziaria. L'elevata incidenza fiscale sul prezzo finale dei tabacchi - hanno rilevato i finanzieri - rende particolarmente remunerative le condotte evasive nello specifico settore, che garantisce all'Erario un considerevole gettito.
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