Quattro giovani di Roseto degli Abruzzi sono stati arrestati dalla Polizia per associazione a delinquere finalizzata alle rapine e alla detenzione di armi. Si tratta di Andrea Caporaletti, 24 anni, Alessandro Marini, 26, Davide Galullo, 19 ed Enrico Martella, 27. La banda e' stata arrestata su ordine di carcerazione firmata dal gip di Teramo, Domenico Canosa, su richiesta del pm, Silvia Scamurra. Contestualmente all'esecuzione dei provvedimenti restrittivi sono state eseguite anche perquisizioni domiciliari: in particolare nell'abitazione di Marini e' stata ritrovata all'interno di un pupazzo, una pistola a tamburo calibro 38 special marca Astra con 6 colpi, illegalmente detenuta e sulla quale sono in corso ulteriori verifiche. A casa di Martella e' stata trovata una carabina con matricola abrasa.
Ai quattro banditi la polizia e' arrivata dopo una serie di indagini e controlli. Avevano costituito, secondo gli investigatori diretti dal dirigente della mobile Gennaro Capasso, una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti in materia di armi, contro il patrimonio e contro la fede pubblica. In base alla ricostruzione dei fatti fornita dagli inquirenti a giugno del 2011, uno degli arrestati, Alessandro Marini, presento' ai carabinieri di Roseto degli Abruzzi la denuncia di furto di armi nella sua abitazione di via Leopardi 11. Racconto' che ignoti avevano sottratto, tra le altre cose, il libretto di porto d'armi a lui intestato e 9 armi comuni da sparo di sua proprieta', legittimamente detenute.
Nello specifico si trattava di 4 pistole semiautomatiche, 2 fucili a pompa, un fucile sovrapposto, 1 carabina ed 1 revolver, per uso sportivo. Si scopri' successivamente dall'esame della documentazione e da due segnalazioni trasmesse dai commissariati di Casilino Nuovo e Castro Pretorio della questura di Roma, che Marini, insieme ai suoi complici, utilizzando il suo porto d'armi, acquisto' presso alcune armerie di Roma e Teramo, 11 armi comuni da sparo, tra le quali 5 pistole semiautomatiche, 2 revolver, 1 carabina e 3 fucili a pompa con relativo munizionamento. Le armi erano state immesse nel circuito criminale e cedute ad esponenti della malavita pescarese dediti a rapine e reati di vario genere. Una delle armi venne recuperata (era stata nascosta all'interno dell'auto) e Marini e Galullo a giugno scorso vennero arrestati dalla squadra mobile. Caporaletti e Martella, invece, nel 2010 avrebbero rapinato due agenti di polizia locale di Roseto ai quali vennero sottratte 2 pistole di ordinanza e le manette. Il gruppo criminale si sarebbe dedicato alla pianificazione di rapine a furgoni portavalori e ad uffici postali. In un caso, il colpo pianificato ad un portavalori all'esterno di un centro commerciale della provincia di Pescara sarebbe sfumato perche' i banditi trovarono all'interno della loro vettura un dispositivo tecnico per l'intercettazione ambientale
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