“I biglietti per lo stadio Adriatico sono solo la punta dell’iceberg, di una prassi che è ben più larga e che non vede protagonisti solo i consiglieri comunali. Per questo, abbiamo intenzione di fare chiarezza sull’intera vicenda e proporre cambiamenti a questa consuetudine, se così possiamo definirla, che ha tanto fatto indignato l’opinione pubblica”. Con queste parole i consiglieri Giuseppe Bruno, Salvatore Di Pino e Nico Lerri intervengono sulla vicenda dei tickets gratuiti. “Al contrario di quanto afferma il vicesindaco Fiorilli – rivela Giuseppe Bruno, capogruppo Fli – i consiglieri comunali, in quanto rappresentanti delle istituzioni, vengono spesso invitati a partecipare alle manifestazioni e agli eventi organizzati da Comune, da enti a partecipazione comunale e da privati. Ma, in realtà, non sono solo i consiglieri a ricevere questi omaggi”.
“A tal proposito – aggiunge Di Pino – in relazione al concerto di Emma presso il teatro D’Annunzio ho ricevuto le rimostranze di una cittadina che, recatasi con largo anticipo presso il botteghino per l’acquisto del biglietto, si é vista proporre dall’addetto la 12° fila e, alla sua richiesta di spiegazioni, si è vista rispondere che le prime tre file erano riservate alle autorità.” “Ora, se questo risponde a verità, ed è quello che vorremmo appurare, le prime file del teatro d’annunzio equivalgono, anche escludendo le autorità di legge, ad almeno 150 biglietti, per cui non avendo noi consiglieri, contrariamente a quello che qualcuno vuol fare intendere, ricevuto nulla, la domanda è d’obbligo: a chi sono stati dati quei tickets? A che titolo? E, soprattutto, chi e perché gestisce questa distribuzione?”.
“Mi rendo disponibile – prosegue Di Pino – in qualità di presidente della commissione che si occupa di curare i rapporti con le fondazioni e gli enti culturali, a convocare i soggetti coinvolti per ricevere delucidazioni in merito”. “In questa storia ci sono molti punti d’ombra che vanno messi in luce – afferma Nico Lerri – anche in relazione alla concessione delle strutture comunali e dei servizi connessi come, ad esempio, quelli relativi alla fornitura di energia elettrica e alla pulizia, perché se è giusto fare chiarezza e portare alla luce questo mal costume, ciò va fatto a 360 gradi e non in modo demagogico o peggio attuando un vero e proprio sciacallaggio politico a danno dei consiglieri comunali”. “È necessario sederci tutti intorno ad un tavolo – hanno concluso i consiglieri – e decidere come agire d’ora in avanti. La nostra proposta, però, è chiara: donare questi tickets alle associazioni di volontariato del territorio, ai cittadini meno abbienti o, comunque, a chiunque non abbia la possibilità per ragioni economiche di partecipare assiduamente alle manifestazioni musicali, culturali, sportive e artistiche che Pescara propone”.
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