E' andata ben oltre le attese la risposta al bando per i dottorati di ricerca del Gssi, il Gran Sasso Science Institute, la scuola internazionale di studi avanzati finanziata dal governo italiano e dalla Regione Abruzzo e istituita dall'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) in collaborazione con la Sissa di Trieste, la Sant'Anna di Pisa e l'Imt di Lucca. Su un totale di una quarantina di borse di dottorato sono state presentate infatti 552 domande di giovani provenienti da tutti i continenti e da 63 Paesi. "Questo risultato va oltre le nostre aspettative e ci riempie di soddisfazione", ha commentato il direttore del Gssi, Eugenio Coccia. "La nostra offerta culturale interdisciplinare - prosegue Coccia -è stata trovata attraente da 552 giovani laureati di tutti i continenti. Circa metà delle domande viene dall'estero. Il fatto che tanti giovani di talento aspirino a studiare e formarsi nel nostro nuovo istituto a L'Aquila è un segno straordinariamente positivo per la città e per il sistema di alta formazione in Italia". Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha espresso la sua soddisfazione e si è congratulato con il direttore del Gssi. In queste settimane verranno definite le liste di ammissione ai colloqui. Le attività didattiche - che si svolgeranno in inglese - inizieranno il primo novembre prossimo
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