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Pubblicato il 05/04/2015 18:06

Buoni auspici dalla `Madonna che scappa' a Sulmona

 Una corsa perfetta e senza tentennamenti, buon auspicio per il nuovo anno contadino: circa ventimila persone hanno assistito, nonostante la pioggia, alla tradizionale rievocazione della 'Madonna che scappa' in piazza a Sulmona. Sono arrivati da tutta Italia per un appuntamento tra gli eventi simbolici piu' seguiti e popolari della Pasqua. La tradizione vuole che dall'andamento della corsa della statua della Madonna, portata a spalla da quattro confratelli lauretani verso il Cristo risorto, in piazza Garibaldi, si traggano auspici per il raccolto e altri eventi naturali.

Non c'e' acquazzone che tenga. Si abbracciano, tra le lacrime che si confondono con la pioggia battente, i confratelli lauretani per la buona riuscita della corsa. Pochi secondi, dieci, quindici, che sembrano eterni. L'attesa, un crescendo di tensioni, l'acqua che scende dal cielo rischia di appannare gli sguardi e rendere ancora piu' scivoloso il percorso nella maestosa piazza Garibaldi, dove lo sguardo si perde tra decine e decine di ombrelli colorati. E' circa mezzogiorno quando, all'altezza del Fontanone, parte la corsa: cade il manto nero della Vergine, il fazzoletto bianco tra le mani della statua lascia il posto ad una rosa rossa, l'abito verde prende il posto del lutto, volano le colombe bianche. Cristo e' risorto. Tutto si ripete, come ogni anno, come da secoli. Trattengono il fiato i migliaia di fedeli, turisti, credenti e non. Su balconi e terrazze della piazza campeggiavano molti striscioni di protesta contro la chiusura del punto nascita di Sulmona, uno dei quattro (con Atri, Penne e Ortona) a chiudere entro il prossimo 30 ottobre - sulla base del parametro che le strutture con meno di 500 parti l'anno non sono sicure - dopo un decreto del commissario per la sanita' e presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, emesso sulla base delle disposizioni del tavolo nazionale per il rientro del deficit sanitario, a cui la Regione e' sottoposta da anni. 

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