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Pubblicato il 11/10/2013 22:10

Cala il sipario sul Festival dell'acqua dell'Aquila

l'aquila, festival acqua

"Riproporremo e sosterremo l'iniziativa parlamentare per raccogliere, con le bollette idriche, risorse per la cooperazione internazionale. L'acqua nei paesi in via di sviluppo e' volano fondamentale e formidabile per la crescita sociale ed economica dei territori. E' un diritto universale, per garantire il quale c'e' bisogno di cooperazione vera". Cosi' Mauro D'Ascenzi, vice presidente di Federutility, conclude la parte convegnistica del Festival dell'acqua che oggi chiude i battenti a L'Aquila. Un impegno che Federutility - insieme con Unesco, Focsiv e Expo 2015 - intende perseguire in vista dell'appuntamento internazionale di Expo a Milano. "Saremmo orgogliosi di poter arrivare all'Expo del 2015 - all'interno del quale si svolgera' il prossimo Festival dell'Acqua - con l'annuncio che il mondo ha raggiunto e superato gli Obiettivi del Millennio, che milioni di persone sono affrancate dal bisogno piu' elementare ed essenziale. Ma lo saremmo di piu' - conclude D'Ascenzi - se potessimo arrivare a quella data presentandoci come un'Italia che traduce la commozione per i morti di Lampedusa in solidarieta' vera, attuando una legge italiana che sostenga il diritto all'acqua per coloro che fuggono da fame e sete". Nella giornata conclusiva del Festival che ha portato a L'Aquila dal 6 ottobre, 151 relatori, 12 personaggi della cultura e dello spettacolo, 1900 bambini delle scuole elementari e medie, uno staff di 82 persone e un spettacolo di fama internazionale realizzato da Studio Festi, si e' parlato di diritto all'acqua nei paesi in via di sviluppo e di cambiamenti climatici con Filippo Giorgi, premio Nobel per la Pace nel 2007 e con i rappresentanti delle Agenzie delle Nazioni Unite Wwap Unesco e Unpd che hanno riportato lo stato di avanzamento degli Obiettivi del Millennio. Tra i Millennium Goals, infatti, il dimezzamento entro il 2015 della popolazione che non ha accesso all'acqua potabile e ai servizi igienici di base.

Il risultato e' solo parzialmente raggiunto, perche' rimangono 783 milioni di persone che non hanno acqua potabile e 2,5 milioni senza servizi igienici. Federutility e' impegnata nell'approvazione di una legge nazionale che consenta di recuperare dalle bollette italiane l'1% da destinare a progetti di cooperazione idrica internazionale. Il modello cui si ispira la proposta di Federutility e' la legge francese Oudin-Santini, che ha permesso negli anni di aiutare lo sviluppo di molti territori, in particolare nell'Africa sub sahariana. La proiezione di Federutility e' che questo modello tariffario, se applicato in tutta Europa, consentirebbe il recupero di 5 miliardi di euro all'anno. Con analoghi progetti, per 400 mila euro e' stato assicurato l'approvvigionamento idropotabile per 15mila persone in Africa. Per Filippo Giorgi, Premio Nobel per la Pace nel 2007, "chi oggi ha l'acqua ne avra' sempre di piu', e chi ne ha poca, ne avra' sempre meno. Ecco perche' la gestione dell'acqua dovrebbe essere molto piu' razionale, per affrontare i cambiamenti climatici e il deterioramento dell'ambiente". Anche il piu' volte menzionato appuntamento di Expo 2015 di Milano, ha un messaggio riservato all'acqua. Dei 132 paesi che hanno gia' annunciato la propria partecipazione all'evento, non sono pochi quelli che anno con l'acqua un rapporto complesso. L'importanza del legame, sottolineata da Antonio Acerbo, commissario delegato per l'Expo, intervenuto al Festival: "L'acqua e' uno strumento di relazione universale e con la nutrizione ha un legame inscindibile. In alcuni paesi africani - ha ossertvato - basterebbe portare acqua per avere piu' disponibilita' alimentare. Le vie d'acqua saranno lo scenario paesaggistico per esprimere i temi dell'Expo e l'acqua usata da Expo sara' trattata e riusata in agricoltura".

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