Si e' avvalso della facolta' di non rispondere Marcello Di Giuseppe, il ds del TERAMO indagato insieme al presidente Luciano Campitelli nella seconda tranche dell'inchiesta della Dda di Catanzaro sul calcioscommesse e che questo pomeriggio e' comparso davanti agli investigatori per l'interrogatorio chiesto dal pm. Di Giuseppe, che insieme a Campitelli e' accusato di aver "comprato" la partita Savona-Teramo, quella che ha garantito alla squadra la serie B, era assistito dall'avvocato Libera D'Amelio che gia' domani chiedera' una copia delle fonti di prova. "Abbiamo compreso che le uniche fonti di prova sono le intercettazioni operate sull'utenza di Di Nicola - ha commentato al termine dell'interrogatorio l'avvocato D'Amelio - e avendo necessita' di valutarne appieno i contenuti, pur riconoscendo l'estrema onesta' intellettuale degli investigatori, abbiamo deciso di avvalerci della facolta' di non rispondere. Di Giuseppe avrebbe voluto rilasciare dichiarazioni spontanee, ma non essendo presente il pm, impegnato sul luogo di un omicidio, non e' stato possibile. Domani chiedero' una copia delle fonti di prova e poi saremo noi a chiedere di essere sentiti con tanto di presentazione di una memoria". Nei prossimi giorni, intanto, il legale valutera' se presentare un'eccezione sulla competenza territoriale. "Siamo sereni - ha concluso il legale - e Di Giuseppe dopo al giornata odierna e' piu' sollevato". Venerdi' sara' ascoltato invece il presidente del Teramo Luciano Campitelli, che da quanto si apprende dovrebbe rispondere alle domande del pm.
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