Tutto da rifare sulla raccolta dei rifiuti a Castel di Sangro. Il Tar ha annullato la delibera con cui l'amministrazione comunale aveva proceduto all'affidamento diretto del servizio al Cogesa, la societa' a capitale pubblico partecipata da 26 Comuni del Centro Abruzzo oltre naturalmente, al capoluogo sangrino. Secondo i giudici del Tar, l'iter seguito e' stato illegittimo perche' difetterebbe del controllo analogo, requisito necessario per procedere all'affidamento in house. Il comune di Castel di Sangro possiede una sola azione su un totale di 1400 azioni, quindi, lo 0,083 del capitale sociale. Il possesso di una quota minima di partecipazione, insieme all'assenza di clausole statutarie che consentano un controllo effettivo sull'ente affidatario, secondo il Tar, renderebbero illegittimo l'affidamento diretto. Del tutto irrilevante sarebbe, sempre secondo i giudici amministrativi, quanto previsto dal regolamento adottato unilateralmente dal Comune per procedere all'affidamento in house.
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