"Ringraziamo il capo della polizia Alessandro Pansa per la tempestività con la quale è venuto in Senato e per la disponibilità con la quale ha risposto a tutte le domande della Commissione per la tutela dei diritti umani. Come emerso dalle sue stesse dichiarazioni, c'è stato un atteggiamento superficiale che non ha consentito di riconoscere un'anomala e pressante insistenza dei diplomatici kazaki, e di conseguenza non ha portato a riferire tale questione al capo di gabinetto Procaccini e al ministro dell'Interno Alfano. L'anomala pressione dei diplomatici kazaki, come ha riferito lo stesso Pansa, ha portato ad un caso unico in Italia di rispetto della procedura di espulsione, perché tutti i documenti sono stati presentati dal governo kazako contemporaneamente alla richiesta. Il rigido rispetto dei tempi e delle procedure avrebbe dovuto destare grandissimo sospetto, non fosse altro perché di solito in Italia viene riservato solo al presidente Berlusconi". Lo dichiara la senatrice del Pdl, Federica Chiavaroli.
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