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Pubblicato il 13/05/2015 18:06

Chiede aprire agriturismo, finisce sotto processo

Dopo aver inoltrato una domanda per avviare un'attivita' agrituristica e finisce sotto processo, nel tribunale di Pescara, per falsa dichiarazione in autocertificazione. E' successo ad un abruzzese proprietario di un terreno e di un fabbricato nei dintorni di Spoltore e di altri appezzamenti di terra nella zona di Citta' Sant'Angelo. L'uomo, il 5 marzo del 2012, invio' una richiesta alla Regione Abruzzo per ottenere il rilascio della qualifica di imprenditore agricolo professionale, per la quale e' sufficiente un'autodichiarazione. Mancando uno dei requisiti fondamentali, cioe' l'iscrizione all'Inps, gli venne rilasciato un attestato provvisorio.

Successivamente, il 30 maggio dello stesso anno, l'aspirante agricoltore invio' una nuova richiesta alla Regione, per entrare in possesso della certificazione che consente di avviare attivita' di tipo agrituristico. In questo caso, a differenza del primo, si rende necessaria una verifica da parte degli ispettori della Regione, che si recarono sui terreni indicati nella documentazione, rilevando una serie di incongruenze rispetto a quanto dichiarato: nessuna traccia dei 3.200 metri quadrati di terreno che sarebbe dovuto essere impegnato nella coltivazione di ortaggi, nessuna traccia dei vigneti, ma soltanto la presenza di alcuni ciliegi da legna (e non da frutta, come invece riportato nelle due domande). I dipendenti della Regione, dopo avere messo in relazione le due richieste, segnalarono l'anomalia, facendo scattare l'azione penale nei confronti dell'aspirante imprenditore. La sentenza e' prevista per il 20 novembre prossimo

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