E' stato effettuato in questi giorni - presso l'ospedale Santissima Annunziata di Chieti - uno dei primi impianti in Italia del nuovissimo defibrillatore Autogen Mini di Boston Scientific, il defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD) piu' piccolo e sottile del mondo. L'intervento e' stato condotto dalla equipe del dottor Enrico Di Girolamo, direttore dell'Aritmologia dell'ospedale di Chieti. Il Santissima Annunziata, ancora una volta attento alle innovazioni in ambito cardiologico, e' fra i primi in Italia ad adottare questa nuova tecnologia, confermandone i risultati decisamente positivi. Il dispositivo Autogen Mini, di recente introdotto da Boston Scientific in Centri selezionati di Paesi europei fra cui l'Italia, rappresenta l'ultima novita' in campo aritmologico. Si tratta, infatti, del defibrillatore impiantabile piu' piccolo e piu' sottile al mondo, con soli 26,5 cc di volume e 9,9 mm di spessore, dotato nel contempo di algoritmi avanzati per il riconoscimento e il trattamento delle aritmie cardiache potenzialmente mortali. Autogen Mini consente di proteggere il paziente in maniera efficace e, allo stesso tempo, il meno invasiva possibile. Il dottor Di Girolamo esprime grande soddisfazione per il lavoro compiuto dalla sua equipe: "Siamo molto contenti di avere potuto offrire al nostro paziente, affetto da una seria patologia cardiaca, un dispositivo innovativo, indispensabile per la sua sopravvivenza ma minimamente invasivo, essendo il piu' piccolo e sottile presente sul mercato. Inoltre, ed e' un aspetto da non sottovalutare - osserva Di Girolamo - grazie alle sue dimensioni contenute, il dispositivo e' particolarmente adatto anche nei casi di sostituzione di dispositivi precedenti. Infatti il piccolo device, come accaduto in questo caso, si adatta agevolmente alla "tasca" gia' esistente senza costringere il medico a creare nuovo spazio, riducendo cosi' il rischio di complicanze. Questo nuovo defibrillatore rappresenta una delle frontiere piu' avanzate della medicina minimamente invasiva ed e' motivo di orgoglio che sia stato impiantato fra i primi in Italia proprio presso l'ospedale di Chieti. Dobbiamo dare atto all'impegno profuso dall'amministrazione ospedaliera che ci ha consentito di disporre, in tempi rapidi, di questo nuovo dispositivo che ci consente di ridare speranze concrete a pazienti con situazioni cardiache ad elevato rischio"
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