gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » CRONACA » CHIETI, INTERVENTO DI LOBECTOMIA POLMONARE SU UNA DONNA DI 75 ANNI
Pubblicato il 07/12/2013 22:10

Chieti, intervento di lobectomia polmonare su una donna di 75 anni

chieti, da vinci, santissima annunziata, robot

Utilizzato il robot "Da Vinci" di ultima generazione in dotazione al "SS. Annunziata"

E' stata effettuata nell'ospedale di Chieti la prima resezione polmonare robotica per tumore eseguita finora in Abruzzo e lungo l'intera fascia adriatica. Il robot "Da Vinci" di ultima generazione in dotazione al "SS. Annunziata" e' stato utilizzato, per l'intervento di lobectomia polmonare su una donna di 75 anni, dal professor Felice Mucilli, direttore dell'Unita' Operativa di Chirurgia Generale e Toracica e della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Toracica, insieme alla sua e'quipe, in particolare i dottori Pierpaolo Camplese e Luigi Guetti, e con la collaborazione dei colleghi anestesisti e del personale della sala operatoria. Questa tecnica chirurgica mininvasiva e altamente tecnologica e' impiegata, specialmente sul polmone, solo in pochissimi Centri altamente specializzati, quale quello di Pisa, diretto dalla dottoressa Franca Melfi, a lungo frequentato dall'e'quipe del professor Mucilli. La paziente, gia' operata per un tumore della mammella e del colon, presentava un nodulo di circa 2.5 cm al lobo inferiore del polmone sinistro, diagnosticato come un nuovo tumore primitivo polmonare. In seguito alla diagnosi, per la donna si e' posta l'indicazione per un nuovo intervento, questa volta sul polmone. La possibilita' di utilizzare una metodica chirurgica meno invasiva si e' resa necessaria alla luce dei precedenti interventi subiti, dell'eta' e delle condizioni generali della signora. Con il robot "Da Vinci" sono state praticate solo quattro piccole incisioni di un centimetro sul torace, riuscendo a eseguire lo stesso intervento radicale come abitualmente accade in chirurgia aperta, quando si apre il torace mediante la classica toracotomia con un taglio di circa 10-12 centimetri. L'intervento col robot comporta una notevole riduzione del dolore post-operatorio e consente al paziente un rapido recupero fisico nonche' una minore degenza ospedaliera. Si tratta di una metodica assolutamente innovativa e poco invasiva che, grazie anche al contributo fornito dall'esperienza italiana, si sta diffondendo sempre di piu' nel resto d'Europa e negli Stati Uniti. "Con questo tipo di tecnica - spiega il professor Mucilli - si possono raggiungere e trattare con estrema precisione chirurgica sia i tumori polmonari sia i tumori di regioni piu' profonde e difficili da raggiungere con le metodiche 'a cielo aperto' come quelli del mediastino, cioe' della parte centrale del torace dove si sviluppano prevalentemente i tumori del timo (timomi), e i tumori che originano dai nervi, come ad esempio i neurinomi. Resta tuttavia fondamentale la selezione dei pazienti, che deve essere molto accurata e rispettosa dei requisiti necessari. L'intervento prevede la presenza di un chirurgo alla consolle che, attraverso appositi comandi e con una visione tridimensionale, esegue l'intervento chirurgico mediante il robot e un chirurgo al tavolo operatorio che provvede al controllo e alla gestione degli strumenti che vengono manovrati dai quattro bracci del robot"

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 4