Utero e ovaie asportate per la prima volta con il robot chirurgico "Da Vinci". L'innovativo intervento e' stato effettuato dall'equipe dell'unita' operativa di Ginecologia e Ostetricia dell'ospedale di Chieti su una paziente di 49 anni affetta da iperplasia atipica dell'endometrio, dimessa dall'ospedale dopo due sole giornate di degenza. Il robot, che da oltre un anno viene impiegato alll'ospedale SS. Annunziata in chirurgia urologica, addominale e toracica, ora vanta un nuovo campo di applicazione, grazie all'impegno di Marco Liberati, direttore della Ginecologia e della Scuola di specializzazione dell'Universita' "D'Annunzio" e all'equipe che lo ha supportato. L'intervento e' stato effettuato come in una normale laparoscopia; a differenza di questa ultima, tuttavia, la chirurgia robotica prevede che le pinze chirurgiche non siano manovrate dal chirurgo, ma dal robot. L'intervento e' stato effettuato a conclusione di un intenso percorso formativo seguiti dai medici di Chieti presso la Ginecologia Oncologica della Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Roma, diretta dal professor Giovanni Scambia, e in collaborazione con Antonio Pellegrino, direttore della Ginecologia della Ospedale di Lecco
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