Pubblicato il 18/12/2012 09:09
Coca Cola, la Flaica-Cub contro gli esuberi
In ballo 40 posti di lavoro in Abruzzo
«La Coca Cola deve ritirare gli esuberi e rafforzare la sua presenza soprattutto ad Oricola». È questa la posizione della Flaica-Cub, sindacato nazionale di base dei lavoratori del settore agroindustraile e commercio, che sta portando avanti uno sciopero ad oltranza proprio allo stabilimento marsicano, per scongiurare la perdita di 40 posti di lavoro.
«Proprio in Abruzzo ben cinque dei sei stabilimenti Coca Cola sono stati chiusi - spiega il sindacato - e ora nel mirino dei vertici aziendali è finita la sede di Oricola con una politica di tagli e esternalizzazioni inaccettabili». Ieri, all'apertura dei cancelli, erano oltre 40 i lavoratori di Oricola che avevano aderito allo sciopero. «È assurdo - spiega Giancarlo Desiderati, segretario provinciale Flaica Cub - che la Coca Cola, dopo aver beneficiato in Abruzzo di tutte le agevolazioni fiscali possibili, a cominciare dall'uso gratuito delle risorse idriche ora, a fronte di un lieve calo degli utili, si rifaccia sulla pelle dei lavoratori». Flaica si oppone all'ipotesi di far confluire i dipendenti della logistica in una cooperativa: «È una scelta miope che contraddice non solo le promesse di potenziamento dell'unico stabilimento Coca Cola rimasto in Abruzzo, ma anche i risultati aziendali conseguiti in quest'ultimo anno (ben 30 milioni di litri prodotti in più rispetto al richiesto). La multinazionale - aggiunge - per fronteggiare la crisi non trova strada più semplice da percorrere che quella di penalizzare i propri dipendenti attraverso una riorganizzazione del personale. Lo sciopero proseguirà a oltranza. Il nostro presidio rimarrà qui almeno fino a quando non arriverà qualche segnale di apertura reale dalla multinazionale. Inoltre, sabato sposteremo la protesta a Roma con un "No Coca Cola Day" al Colosseo».
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