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Pubblicato il 06/07/2012 17:05

Codici, in Abruzzo sempre più criminalità estera

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Presentati i dati rilevati dall'Osservatorio regionale sulla criminalita' realizzato da Codici Abruzzo e Adiconsum

"L'Abruzzo si presenta con un tessuto penetrato da diverse organizzazioni criminali, sia del Sud Italia che estere, che nel corso degli anni sono riuscite ad affermarsi in zone ben definite del territorio dove realizzano attivita' illecite, spesso instaurando un equilibrio di convivenza e altre volte in conflitto tra loro per affermare la propria egemonia. A fianco a queste organizzazioni troviamo la criminalita' organizzata locale che ha copiato la conformazione strutturale delle mafie del Sud Italia, per le quali ha fatto da ponte, ed e' diventata in alcuni casi autonoma e in grado di organizzare veri e propri traffici illeciti".
E' la fotografia dell'Abruzzo scattata dall'Osservatorio regionale sulla criminalita' realizzato da Codici Abruzzo e Adiconsum, realizzato con il contributo della Regione. L'Osservatorio e' nato per "mettere in luce l'evoluzione del fenomeno criminoso nella regione negli ultimi anni prendendo in esame le varie attivita'' di contrasto alla criminalita svolte dalle forze dell'ordine dal 2010 all'inizio del 2012". Tra l'altro viene messo in evidenza che si stanno espandendo sempre piu' le mafie estere, ad esempio per cio' che riguarda la droga e la prostituzione. Esaminando quanto accaduto negli ultimi anni in Abruzzo, sono emersi anche casi di usura e riciclaggio.

Per quanto riguarda l'usura i dati dell'Osservatorio parlano di cento casi di cui si sono occupate le forze dell'ordine e i responsabili non sono solo famiglie rom del posto ma ci sono anche organizzazioni criminali di altre regioni o arrivate qui dall'estero, da Albania e Romania. Non mancano poi gli strozzini che di fatto svolgono un'altra attivita' ma si dilettano nel campo dell'usura e dell'estorsione. Sul fronte della prostituzione, le lucciole sono per lo piu' ragazze dell'Est Europa e dei paesi africani controllate in parte da stranieri e in parte la malavitosi locali. Destano sempre piu' preoccupazione, per l'Osservatorio, i reati ambientali e il riferimento e' in particolare alla gestione illecita di rifiuti con il coinvolgimento di pubblico e privato.

L'attivita' criminale piu' problematica e' pero' rappresentata dal traffico di droga: le operazioni contro il traffico e lo spaccio portate avanti dalle forze di polizia sono state 254, e il dato non e' complessivo, e lo studio dei dati di sequestri di stupefacente e arresti fa emergere che la regione e' appetibile dalle mafie italiane e estere anche se un ruolo di primo piano lo svolgono i rom.

Il commento di Domenico Pettinari

Il segretario provinciale di Codici Domenico Pettinari ha parlato anche della situazione di Pescara, alla luce degli ultimi fatti di cronaca, auspicando maggiore controllo e vigilanza da parte delle forze dell'ordine nelle zone a rischio. “A Pescara si spara e si ammazza anche per dieci euro. Un nostro attivista è stato picchiato a sangue due giorni fa solo per aver richiamato all'ordine un pregiudicato che andava a tutta velocità con la moto in via Caduti per Servizio. A Rancitelli ci sono persone in regime di sorveglianza o agli arresti domiciliari che vanno in giro armate. Hanno armi e le fanno anche vedere per far capire che possono fare quello che vogliono. A Fontanelle gli atti intimidatori nei confronti dei membri dell'associazione 'Insieme per Fontanelle’  sono quasi all'ordine del giorno. La situazione si è fatta davvero impossibile da sopportare. Le istituzioni devono cambiare totalmente la politica sulla sicurezza”.

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