Due anni, pena sospesa, per peculato e l'interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena. E' la condanna emessa questo pomeriggio dal Tribunale di Teramo nei confronti dell'ex amministratore delegato della Teramo Ambiente Giovanni Faggiano, che finito a processo per alcune operazioni condotte quando era a capo della municipalizzata del Comune di Teramo e' stato invece assolto dall'altro capo di imputazione che gli veniva contestato, quello di abuso d'ufficio. I fatti per i quali Faggiano era finito a processo risalivano al 2010, quando secondo l'accusa si era liquidato indebitamente 20mila euro, somma che nel frattempo lui ha comunque restituito. Ma non solo. Perche' secondo l'accusa Faggiano, nello stesso periodo, aveva affidato il call center dell'azienda ad una societa' brindisina a lui riconducibile, affidamento che per gli investigatori non poteva essere fatto. Da qui l'abuso d'ufficio. Oggi la sentenza, con lo stesso pm Irene Scordamaglia che aveva chiesto l'assoluzione per l'abuso e la condanna a tre anni per il peculato.
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