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Pubblicato il 24/10/2013 19:07

Crac da 70 milioni di euro, arrestato un commercialista pescarese

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L'accusa si riferisce al fallimento della società proprietaria della nota catena di negozi Centro Giotto

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno posto agli arresti domiciliari quattro imprenditori romani (padre e tre figli, rispettivamente amministratore e soci) ed un commercialista di Pescara con l'accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, perché avrebbero cagionato con dolo il fallimento della società "Mediasonicroma" (dichiarato nel dicembre 2010), proprietaria della nota catena di distribuzione "Centro Giotto", specializzata in elettronica di consumo, con oltre 30 megastore diffusi soprattutto nel centro Italia.

Secondo gli inquirenti la famiglia di imprenditori, consigliati da un noto commercialista di Pescara, avrebbero costituito una serie di nuove società, cui sono state apportate liquidità e merci di magazzino per circa 30 milioni di euro, che sono poi state trasferite in Portogallo, incorporandole in altre società di diritto lusitano, amministrate da prestanome. Queste trasformazioni societarie avrebbero avuto lo scopo di creare nuovi soggetti giuridici privi di debiti che, grazie a simulati contratti di affitto d'azienda con la Mediasonicroma, sono di fatto subentrati nella gestione dei numerosi punti vendita della catena Centro Giotto. Per effetto di queste operazioni la società capogruppo, che fino ad allora era stata a capo di un florido progetto di capillare distribuzione commerciale, sarebbe stata stata spoliata di tutte le merci in magazzino e si sarebbe ritrovata "piena" di passività, che hanno finito per condurla all'inevitabile fallimento. Il deficit patrimoniale fin qui accertato è pari a circa 70 milioni di euro, di cui oltre 24 milioni nei confronti dell'Erario e circa 2,5 milioni di spettanza dei dipendenti (stipendi ed altri emolumenti).

 

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