Dichiarazioni spontanee dell'ex imprenditore della sanita' privata Vincenzo Angelini al processo in corso davanti al Tribunale di Chieti in cui e' accusato di bancarotta fraudolenta in relazione al fallimento di Villa Pini.
Angelini ha chiesto al collegio giudicante di 'scandagliare con puntigliosita' tutti gli aspetti che da questo processo vengono fuori per capire la bancarotta', parlando poi di fretta indemoniata nel volergli 'appiccicare sulla pelle il marchio di bancarottiere in modo che questo possa servire anche al processo sanitopoli'.
'Ci vorra' molto tempo - ha aggiunto - per scandagliare ma ci sono mille aspetti che il fallimento non ha considerato'.
Angelini ha poi evidenziato che 'esiste da parte degli organi inquirenti un atteggiamento specifico nei miei confronti e che si e' esteso alla famiglia Angelini'. Critiche piuttosto forti Angelini le ha rivolte a uno dei consulenti della Procura che non avrebbe portato al fallimento di Villa Pini, cui la regione doveva 246 milioni di euro.
'La Procura - ha detto Angelini - gli ha dato il mandato di vedere se Villa Pini era fallibile o meno: lui e' stato solo 23 giorni a Villa Pini ed ha ritenuto che l'unico creditore fosse Novafin'. Dopo le sue dichiarazioni, Angelini ha lasciato l'aula, e non vi ha fatto ritorno per l'intera mattinata. In udienza, sono stati ascoltati come testi Gianluca Zelli, ex direttore generale del gruppo per quel che concerne le attivita' sanitarie, controesaminato dalla difesa di Angelini; un altro ex consulente di Villa Pini, il commercialista Marco Rovella, e l'ex direttore di una filiale di Banca Euromobiliare, Berardo Rastelli: in quella banca Angelini effettuo' un'iniziale deposito in contanti di 600.000 euro.
Nel processo, oltre ad Angelini, sono imputati la moglie Anna Maria Sollecito, la figlia Chiara, entrambe presenti, e tre componenti del collegio sindacale, non in aula.
La pubblica accusa ha chiesto di sentire come testimone l'imprenditore Nicola Petruzzi nel processo a Chieti a sei persone, tra cui Vincenzo Angelini, accusato di bancarotta fraudolenta, in relazione al fallimento di Villa Pini.
L'iniziativa del procuratore capo della Repubblica di Chieti Pietro Mennini, che nel processo sostiene l'accusa con il sostituto Giuseppe Falasca, fa seguito al deposito da parte de difensori di Angelini, gli avvocati Sergio Menna e Iole Di Bonifacio, di una copia dell'offerta preliminare non vincolante per l'acquisizione del 100% del gruppo Villa Pini, offerta che Petruzzi presento' il 19 dicembre del 2007. Il Tribunale di Chieti ha acquisito la documentazione e si e' riservato di decidere sull'audizione di Petruzzi. Nel pomeriggio l'udienza e' terminata dopo l'audizione di alcuni testimoni della difesa. La prossima udienza e' stata fissata per il 3 maggio.
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