Le indagini sul fallimento della societa' del benessere e cosmetica del Gruppo Vitawell ha portato i magistrati di Ascoli Piceno che conducono l'inchiesta a chiedere al gip il sequestro preventivo di una palazzina nel centro storico di Piacenza e del capitale sociale di due societa', in cui sarebbe confluito denaro distratto dal patrimonio di una delle societa' fallite.
Gli approfondimenti delle Fiamme gialle ascolane sul crac del Gruppo Vitawell - indagine che nel settembre 2011 portò all'arresto per bancarotta fraudolenta dei fratelli Sandro e Nicola Sansoni, titolari del marchio 'Jean Klebert' - avrebbero dimostrato il coinvolgimento diretto nel crac di alcuni componenti della famiglia degli imprenditori ascolani Scaramucci. Parte dei proventi sarebbe stata reinvestita con la compiacenza di prestanome nazionali in attivita' di intrattenimento ('Gattopardo', di Alba Adriatica, in provincia di Teramo, e 'Bagni Medusa', di San Benedetto del Tronto nell'Ascolano).
Inoltre, grazie alla collaborazione di autorita' giudiziarie straniere, è stato chiarito che parte delle somme distratte dal patrimonio di una delle societa' fallite sarebbe stata accreditata sul conto svizzero denominato 'Ghianda', intestato al consulente dei Sansoni, e impiegata, mediante due societa' fiduciarie, per l'acquisto di una palazzina nel centro storico di Piacenza: un'intera palazzina composta da un piano seminterrato e altri tre fuori terra
Le indagini delle fiamme gialle, dirette dal Procuratore della Repubblica Dr. Michele Renzo e dai Sostituti D.ssa Cinzia Piccioni e Dr. Ettore Picardi, hanno permesso di richiedere e ottenere, dal Giudice per le Indagini Preliminari Dr. Carlo Calvaresi, il sequestro preventivo dell'intero capitale sociale delle societa' che gestiscono le attivita' 'Gattopardo' e 'Bagni medusa', nonche' l'immobile di Piacenza.
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