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Pubblicato il 10/02/2015 22:10

Crollo con 17 morti nel 2009, l'Appello ridetermina la pena dell'imputato

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La Corte di Appello dell'Aquila, riformulando la sentenza di primo grado a tre anni di reclusione, inflitta nell'ottobre di tre anni fa dal Tribunale dell'Aquila, ha condannato stamane ad un anno e undici mesi di reclusione, pena sospesa, Diego De Angelis, nell'ambito del crollo dell'edificio di via Generale Francesco Rossi all'Aquila, in cui nella notte del 5 aprile sono morte 17 persone. Nell'ambito dello stesso processo in primo grado erano stati assolti con formula piena il fratello Davide De Angelis ed Angelo Esposito, esecutori delle opere edili sul tetto dell'edificio. L'ingegnere aquilano era accusato di omicidio colposo, lesioni e disastro colposo e la Procura aveva chiesto la condanna a quattro anni di reclusione. Diego De Angelis fu direttore dei lavori e amministratore del condominio. Il procuratore generale, Salvatore Sgambati nella precedente udienza, aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado per l'imputato che nel crollo della palazzina in cui dimorava con la propria famiglia, aveva perso la vita uno dei tre figli. Lo stesso imputato, salvo per miracolo, aveva riportato gravi lesioni. 

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