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Pubblicato il 15/11/2013 13:01

Diabete, in Abruzzo ci sono 100 mila casi accertati

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Su un campione scelto a caso di 745 persone, tra Aquila, Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro, 6 persone hanno scoperto di avere il diabete e 173 hanno una possibilita' di ammalarsi, nei prossimi 10 anni, superiore al 20%. E' il quadro preoccupante che si ricava dai controlli fatti su persone apparentemente sane, scelte a caso - in piazze, grandi poli commerciali e altri luoghi pubblici - in occasione della giornata mondiale del diabete, celebrata il 13 novembre scorso. In Italia l'iniziativa, promossa da Diabete Italia, ha avuto come coordinatrice nazionale la dr.ssa Rossella Iannarelli, che e' anche direttore del servizio Diabetologia dell'ospedale San Salvatore di L'Aquila. La campagna di screening e diagnosi precoce, compiuta dal 9 al 14 novembre scorsi, nell'ambito della giornata mondiale della malattia, ha confermato purtroppo che in Abruzzo i casi sono tanti (100.000 accertati, media del 7,4%, oltre il dato nazionale,) e che per questo c'e' assoluto bisogno di prevenzione sulla popolazione. I servizi diabetologia della Asl 1 si sono attivati per fare prevenzione tramite controlli a caso e, al contempo, per intraprendere iniziative di sensibilizzazione verso la Regione (con l'invio di una cartolina, cosi' come in tutta Italia) per l'immediata attuazione del piano nazionale diabete. L'obiettivo e' potenziare un nuovo modello di assistenza gia' in atto che prevede una riduzione dei ricoveri in ospedale (gia' attuata in Abruzzo in misura notevole, con conseguente abbattimento dei costi) e, soprattutto, una migliore qualita' di vita del paziente tramite le terapie in ambulatorio, puntuali e continue. "I 6 nuovi casi di diabete scoperti sono un dato preoccupante", dichiara la dr.ssa Iannarelli che, come coordinatrice nazionale della Giornata del diabete, ha partecipato a Roma, nella sala capitolare del Senato, alla terza conferenza nazionale del diabete. Oltre ai prelievi i presidi diabetologia della Asl n. 1 hanno distribuito alla gente dei questionari che, in base agli stili di vita descritti, servono a valutare il rischio di contrarre la malattia nei prossimi 10 anni. All'Aquila (controlli svolti il 9 e 10 novembre nel Distretto sanitario S. Demetrio e piazza Duomo) le verifiche hanno riguardato 300 persone (tra 18-82 anni), nessuna risultata con malattia in corso grazie ai costanti screening svolti durante l'anno. Tuttavia all'Aquila- nei prossimi 10 anni- il 38,8% (117 persone) ha un rischio superiore al 20% di contrarre la malattia, il 13,6 oltre il 40% e, infine, il 3,6% dei soggetti 'osservati' un rischio superiore al 60%. Il servizio diabetologico di L'Aquila segue circa 8.000 pazienti che accedono al servizio 3-4 volte l'anno.

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